Anno 1996
Da qualche anno, grazie alla passione di un amico “citroenista”, è nato ufficialmente un club Xantia in Italia. Personalmente non ho mai avuto una particolare passione per questo modello ma, tentato dal suddetto amico, anche per partecipare ai raduni del loro club, sono stato quasi “costretto” a salvare questa Xantia.
Nel 2021 infatti sono stato messo al corrente di una Xantia a gasolio che sarebbe stata demolita se non avesse trovato un “salvatore” entro un mese. Dopo vari tentativi degli eredi del defunto proprietario di venderla tramite annunci e fonti social, la notizia è arrivata al sottoscritto. Sarebbe potuta essere l’occasione giusta per diventare anch’io possessore di una Xantia e quindi partecipare con una macchina di mia proprietà ai raduni del Club appena nato.
Il tutto però, a patto che l’auto fosse stata in buone condizioni e con documenti in regola. Così mi hanno messo in contatto con la venditrice; essa mi rassicurava che, in termini di spese, l’auto avrebbe avuto bisogno di una messa a punto generale dato il lungo fermo (quasi 5 anni ma rimessata sotto un telo protettivo), oltre a batteria, revisione e passaggio di proprietà. Della vettura non chiedeva nulla; a lei bastava sapere che la Xantia di suo padre avrebbe evitato la pressa e, se possibile, finisse in mano ad una persona che continuasse a curarla come fatto fino a quel momento dal suo unico precedente proprietario. Detta così, non avrei potuto che accettare.
Dalle uniche foto che avevo potuto consultare avevo notato che l’auto non era del tutto originale: cerchi in lega anni 90 bruniti ed un bel verde metallizzato che però non mi sembrava uguale a quello disponibile per la Xantia all’epoca. E infatti, quando poi la vide l’amico del club, confermò la mia impressione. Ma poco mi importava: quello che conta era diventare socio, divertirsi ai raduni e soprattutto salvare una bella macchina con gli interni immacolati e ancora tanto da dare.
Dall’entroterra savonese, dove l’ho trovata, oggi la Xantia è rimessata nel capannone della Biemme Classic, dopo aver partecipato a due raduni negli ultimi due anni. Con una spesa più o meno preventivata, la vecchia berlina idropneumatica è tornata a viaggiare sul velluto e, con i bassissimi consumi del suo affidabile motore a gasolio, sarebbe anche attuale se non fosse per le normative anti-inquinamento.
Salvata per i capelli perchè avrebbe avuto solo due giorni di vita dopo il mio acquisto; anche questa era una storia che meritava il lieto fine, come spesso si sente raccontare alla Biemme…
