Anno 1980
COLLEZIONE PERSONALE – NON IN VENDITA
Da sempre affascinato ed in cerca di una Renault 30 (meglio se in versione TX, col V6 ad iniezione), nell’estate di due anni fa ho avuto la possibilità di entrare in possesso della sua “sorella” minore: la Renault 20. Anche questo modello non ho mai disdegnato di inserirlo tra le auto della mia collezione, meglio ancora se nella sua versione top di gamma (per l’Italia; all’estero c’era anche la “TX 2.2”), cioè la “TS 2 litres” con il nuovo motore 4 cilindri a carburatore per 109CV, tutto in lega leggera, presentato nel 1977.
L’esemplare in questione mi è stato offerto da un conoscente collezionista di vecchie Renault che doveva sfoltire un pò il suo parco auto. E’ una macchina che ha avuto un solo proprietario per un ventennio, nel centro Italia (da qui la sua prima targa originale Ancona) poi ha passato qualche anno all’estremo Nord (prov. di Bolzano) e all’estremo Sud (prov. di Palermo), da dove io l’ho fatta arrivare tramite bisarca.
In ogni caso, è stata usata veramente poco (circa 90.000 km in quarant’anni) e di conseguenza ha goduto di scarsissima manutenzione. Infatti i più grossi lavori da fare alla meccanica me li sono trovati io: revisionato il carburatore, sostituito l’intero gruppo frizione e tutto il kit distribuzione compresa pompa acqua, tutte le pompe di servizio, tutti i freni, i liquidi, la batteria, la marmitta e altre minuterie varie.
La carrozzeria era già stata riverniciata in passato e l’interno è un ottimo conservato, soprattutto nei soffici sedili (come nuovi) tipicamente alla francese. Ottima la presenza del cambio a 5 rapporti, opzionale dal model year 1979. Inoltre è stata dotata, all’epoca, con un impianto after-market di aria condizionata Diavia Frigette, che verificherò quanto prima. L’auto è stata immatricolata nel settembre del 1980, quando già da qualche mese era stata presentata la “phase2” della Renault 20, cioè la nuova gamma con diverse modifiche soprattutto estetiche (una su tutte la nuova plancia più moderna e “plasticosa”).
Probabilmente questa era rimasta invenduta all'”Autofrancia” di Ancona e al primo acquirente non interessava comprare un’auto all’ultima moda; piuttosto avrà gradito un particolare trattamento di sconto per una vettura comunque comoda, sicura e ben accessoriata. Che oggi mi godo io in qualità di (rara) auto storica.
